mercoledì, novembre 15, 2006

Gli antichi mestieri Cavesi - L'arte Muraria -

L'arte muraria Cavese ebbe anch'essa origine molto antica. I primi architetti di cui ci giungono precise memorie, li troviamo però soltanto a cominciare dal 1400, quando i cavesi oltre che a Napoli portarono la loro arte anche a Roma ed Altrove . Il maestro Onofrio di Giordano si spinse perfino in Dalmazia, dove , nell'attuale Dubrovnik costrui l'acquedotto con due bellissime fontane e che ancora oggi il popolo della città dalmata chiama rispettivamente "fontana di Onofrio" e "fontana della Cava". I fratelli De Marinis e lo stesso Onofrio di Giordano si interessarono del completamento del Maschio Angioino.Altri architetti cavesi furono Ambrogio della Monica e Mastro Ciccio della Cava, Matteo Quarante e Lancillotto Troise. Antonio Fiorentino riedifico nel 1523 la Chiesa di S.Caterina a Formello in Napoli,e dopo ne costrui la cupola prendendo a modello quella eretta da Michelangelo in Roma;fu il primo ad usare a Napoli le volte e le cupole e la sua chiesa la prima a suscitare forte ammirazione.



Vincenzo della Monica nel 1557 edificò insieme con G.B. Cavgni la chiesa ed il monastero di S.Gregorio Armeno. Ma il più grande scultore cavese, fu Alfonso Balzico, vissuto nel 1800 alla Corte dei Savoia scolpì molti monumenti,tra cui quello al Duca di Genova a Torino, che fece dire ad Anton Giulio Barrilli:
"Dio ha creato l'uomo, Balzico il Cavallo", e quelli di Cavour a Denina, a Vittorio Alfieri, a Flavio Gioia in Amalfi, a Giovanni Nicotera a Salerno. L'opera d'arte più maestosa di lui è il monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza Plebiscito, a Napoli. A lui è intitolata non soltanto una strada di Cava ma anche una di Salerno e perfino una di Roma, dove esiste un Museo di 147 sue opere

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Petrolini, mi fai sentire orgoglioso di essere un cavajuolo quando vengo a sapere di nostri concittadini così illustri.
Queste nozioni dovrebbero essere divulgate con maggiore frequenza. Complimenti.

cavese doc ha detto...

I cavesi in passato e non solo sono stati sempre invidiati nel mondo e non solo in Italia. Sarò ripetitivo ma tocca a tutti noi l'arduo compito di perpeturare quello che hanno costruito i nostri predecessori.Conoscendo poi i lustri che sono stati dati alla nostra città,nei veri cavesi cresce la voglia di far bene e fare il bene di Cava de' Tirreni.
Diffondete l'amore per Cava de' Tirreni

Anonimo ha detto...

Caro Govanni, permettimi il caro, anche se non ci conosciamo. Scusami se non è il post adatto ma ti suggerirei, come ho suggerito a Luna sul suo blog, di effettuare un servizio fotografico sull'Eremo di San Martino che sta cadendo a pezzi.
A presto
Ultimo

cavese doc ha detto...

Tutti i consigli sono sempre ben accetti.Sarà fatto