di UltimoMontefinestra
La Fontana de li Papi è ubicata di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine nella Frazione di Sant’Arcangelo di Cava dè Tirreni. Come riportato dallo studioso Don Attilio della Porta, che cita come fonte l’Archivio Diocesano Cavense, con un testamento del 7 novembre 1582 Gregorio Papa espresse la volontà di costruire una Cappella o Chiesa del Carmine a “li Papi” che diventò erede di tutti i suoi beni. Egli volle che le sue rendite fossero utilizzate ogni anno, nell’anniversario della morte, per dare un tomolo di pane ai poveri. Le pietre usate per la costruzione della fontana e l’ornato delle fasce laterali richiamano i portali della Chiesa delle Clarisse di Pregiato ( 1687 ), quelli della Chiesa di S. Pietro a Siepi ( 1710 ) e quelli della Chiesa di San Nicola di Pregiato questo, a parere di Salvatore Milano, lascia pensare che tutte queste opere siano state realizzate più o meno nello stesso periodo e che siano frutto esclusivo di maestranze che lavoravano nelle botteghe cavesi.
foto_Petrolini
La fontana che è posizionata ai piedi di una parete rocciosa di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine è anche rivolta prospetticamente alla piazza principale della frazione di Sant’Arcangelo ed alla strada che porta alla Badia di Cava. La sua particolarità è quella di integrarsi perfettamente con la roccia e gli alberi che la sovrastano, dando la sensazione di essere una naturale estensione della natura circostante. Probabilmente questa caratteristica ha attirato, a metà Ottocento, l’attenzione del pittore olandese Pitlòo che ha rappresentato la fontana in una tela conservata nel Museo Correale di Sorrento. L’atmosfera notturna che si respira in prossimità della Fontana de li Papi, illuminata dalla fioca luce di un lampione, ha qualcosa di magico e particolare, dopo oltre tre secoli la sosta in quel luogo conserva ancora il suo fascino e, soprattutto, la Fontana de li Papi, dopo oltre 200 anni, attira ancora l’attenzione di disegnatori ed artisti.
La Fontana de li Papi è ubicata di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine nella Frazione di Sant’Arcangelo di Cava dè Tirreni. Come riportato dallo studioso Don Attilio della Porta, che cita come fonte l’Archivio Diocesano Cavense, con un testamento del 7 novembre 1582 Gregorio Papa espresse la volontà di costruire una Cappella o Chiesa del Carmine a “li Papi” che diventò erede di tutti i suoi beni. Egli volle che le sue rendite fossero utilizzate ogni anno, nell’anniversario della morte, per dare un tomolo di pane ai poveri. Le pietre usate per la costruzione della fontana e l’ornato delle fasce laterali richiamano i portali della Chiesa delle Clarisse di Pregiato ( 1687 ), quelli della Chiesa di S. Pietro a Siepi ( 1710 ) e quelli della Chiesa di San Nicola di Pregiato questo, a parere di Salvatore Milano, lascia pensare che tutte queste opere siano state realizzate più o meno nello stesso periodo e che siano frutto esclusivo di maestranze che lavoravano nelle botteghe cavesi.
foto_Petrolini
La fontana che è posizionata ai piedi di una parete rocciosa di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine è anche rivolta prospetticamente alla piazza principale della frazione di Sant’Arcangelo ed alla strada che porta alla Badia di Cava. La sua particolarità è quella di integrarsi perfettamente con la roccia e gli alberi che la sovrastano, dando la sensazione di essere una naturale estensione della natura circostante. Probabilmente questa caratteristica ha attirato, a metà Ottocento, l’attenzione del pittore olandese Pitlòo che ha rappresentato la fontana in una tela conservata nel Museo Correale di Sorrento. L’atmosfera notturna che si respira in prossimità della Fontana de li Papi, illuminata dalla fioca luce di un lampione, ha qualcosa di magico e particolare, dopo oltre tre secoli la sosta in quel luogo conserva ancora il suo fascino e, soprattutto, la Fontana de li Papi, dopo oltre 200 anni, attira ancora l’attenzione di disegnatori ed artisti.
4 commenti:
Bellissima soprattutto la scritta DIGOS MERDA che e' chiaramente una testimonianza di una corrente artistica del XXI secolo,molto fertile nella nostra vallata:l'IDIOTISMO PSEUDOTIFOSOIDE...!
Condivido le parole di Groucho. Il tifo per la Cavese nasce dall'amore per la propria città. Chi imbratta la propria città non la ama e non può considerarsi tifoso della Cavese. E' solo un teppista vestito di blù che sfoga nella Cavese il suo idiotismo. Complimenti invece a Petrolini per il suo impegno per Cava e le sue belle frazioni. RaLpi
Ciao Mitico!!!
Ancora i miei complimenti per il tuo blog sempre interessante, ricco di foto e video!
L'amministrazione comunale dovrebbe pagarti per la pubblicità che fai per la tua città, anzi dovrebbe indire il "Petrolini's day"! ;-)
Io propongo anche la tua candidatura a Sindaco della città per quanto amore comunichi per la tua terra natia.
Continua sempre cosi!
Ciao ciao
Aly
Keep up the good work.
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