martedì, dicembre 02, 2008

Marcina, tra leggenda e realtà

Nel libro V della Geografia, Strabone, descrivendo le coste della Campania, nel tratto da Punta della Campanella al fiume Sele, menziona l’esistenza di questo centro etrusco-sannitico, importante e prospero dal punto di vista strategico e commerciale, considerato quale unica emergenza politica di tutto il territorio analizzato:

"Tra le Sirenuse (scogli de Li Galli) e Poseidonia (Paestum)
si trova Marcina, fondata dei
Tirreni, abitata dai Sanniti. Da qui a Pompei, attraverso Nuceria, vi è un istmo di
terra non piú di lungo di 120 stadi"

La testimonianza di Strabone, che accenna ad una fondazione (ktisma) etrusca e poi sannitica, senza accennare ai Romani, al suo tempo ormai padroni della regione campana, riflette probabilmente, come di solito succede nel nostro geografo-storico, una fonte notevolmente più antica, forse mediata da Artemidoro. Il passo, alla base della questione, è alquanto sintetico ed ambiguo e lascia ancora oggi divisi gli studiosi che hanno in mano pochi elementi per individuare l’esatto sitodel centro scomparso. Due sono le opposte tendenze storiografiche costituitesi nelcorso degli anni: secondo alcuni Marcina dovrebbe essere identificata con l’odierna Vietri sul mare o con la vicina Cava de’ Tirreni, città che già nel suo nome rivendica la discendenza dall’antico centro etrusco; altri tendono ad individuarla nel sito di Fratte.

A noi piace pensare, che quando agli occhi dei primi colonizzatori del nostro territorio si presentò questo spettacolo, unanimemente fù da loro deciso che quella sarebbe stata la loro terra. Bella e vulnerabile in cui affondano le nostre radici






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1 commento:

DIVERTIAMOCI ha detto...

staje annanz!