giovedì, luglio 20, 2006

....60 ANNI DI VESPA


Erano gli anni duri della ricostruzione. La guerra aveva lasciato macerie e miseria. I magnifici aeroplani che la piaggio fabbricava prima del conflitto, non servivano più. Gli italiani avevano bisogno di muoversi, ma l'automobile costava troppo e la motocicletta non era abbastanza pratica. Fu così che, grazie al desiderio di innovazione di Enrico Piaggio, Corradino d’Ascanio, ingegnere aeronautico, "inventò" la vespa.. Fu da subito uno dei più grandi fenomeni dell’industria motoristica mondiale, che non ha eguali nel settore dei veicoli a due ruote, in assoluto rappresenta una delle più geniali intuizioni ingegneristiche della storia. La Vespa, un prodigio italiano, simbolo indelebile della motorizzazione di massa e della volontà di rinascita di un popolo. Non era né una motocicletta, né un’automobile, ma piuttosto l’una e l’altra assieme. Emblema della famiglia, del lavoro, dei primi week end fuori porta col cestino del pic nic. Immagine dell’ottimismo, timida ostentazione di benessere, testimone d’amore per intere generazioni di fidanzati.Lo scooter è un termine antico che significa monopattino. Fin dagli anni venti vi furono esempi di monopattino a motore, ma la vespa era una cosa completamente diversa. Non era nemmeno una motocicletta, perchè il conducente non si poneva a cavalcioni del telaio, ma si sedeva su di esso. Semplicità, leggerezza, funzionalità, erano le sue basi, concepite da una mente geniale, in aperta concorrenza con l’automobile.Vespa è diventata così nel mondo, sinonimo di scooter, un’automobile a due ruote, facile da guidare, più economica di un’auto e nello stesso tempo, diversa dalla classica moto, se non altro per il tipo di telaio, a carrozzeria, che permetteva la guida senza doversi necessariamente sporcare gli abiti, come sulle moto di allora.Nasce da un’azienda, la piaggio, che dopo il 2° conflitto mondiale, cercava, come altre aziende, di convertire gli impianti, per produrre qualcosa di nuovo. Prima della guerra, infatti, la Piaggio, costruiva arredamenti navali, poi materiale ferroviario, quindi aeronautico. L’azienda genovese, costruì un secondo stabilimento a Pisa, dove si producevano esclusivamente aeroplani per uso militare. A seguito degli inevitabili bombardamenti, si cercò di salvare il salvabile, trasferendo quello che rimase degli impianti, a Biella. Fu proprio in questa sede che nacque il progetto vespa, per opera del progettista Corradino D' Ascanio, che propose un veicolo a due ruote, economico e popolare, di nuova concezione. Il prototipo fu chiamato "Paperino", eravamo nel 1944 e solo dopo due anni di prove, cominciò la produzione ufficiale del nuovo scooter, che prese il nome di Vespa.

Il resto della storia è non ha bisogno di essere raccontato, perchè lo abbiamo ancora oggi sotto i nostri occhi e nel nostro cuore...

Sono passati ormai 60 anni da quando la prima Vespa varcò la soglia di uscita dello stabilimento di Pontedera e da allora la Vespa fà storia. Ogni giorno ne vediamo a centinaia passarne , se siamo fortunati ne guidiamo una.Non lasciamola arrugginire nella cantina, fatela uscire; guarderà a testa alta quei frullatori di plastica che chiamano scooter con la sua imponenza , la sua non curanza del tempo.

CELEBRIAMO UN PEZZO IMPORTANTE DELLA NOSTRA ITALIANITA'

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